Ricordo una sera d’estate di 25 anni fa quando, tornato a casa,  trovai ad aspettarmi un enorme imballaggio che conteneva l’oggetto dei miei sogni: un contrabbasso. Si trattava di un regalo del mio leggendario cugino Piero Cappuccilli, e naturalmente della moglie Graziella. Suonavo il basso elettrico già da qualche anno, ma Piero sapeva che mi sarebbe piaciuto ancor di più suonare il contrabbasso. Qualche mese prima, durante un dopocena nella loro villa di  Pianbosco, Piero si mise a cantare, accompagnato da Graziella al pianoforte, e io imbracciai il basso in una estemporanea “jam session” su temi d’opera e canzoni napoletane. Al termine, Piero sussurrò a mio papà “el mulo senti la musica!“, e decise quindi di incoraggiarmi nel mio cammino musicale. Naturalmente nel corso degli anni ho avuto anche altri strumenti, ma il contrabbasso in questione è ancora perfettamente funzionante e custodito gelosamente. Viva la musica, con  i ricordi e le emozioni che sa suscitare.